La riabilitazione della spalla

La spalla è costituita da cinque diverse articolazioni ed un complesso sistema di movimento formato da circa 25 muscoli e strutture capsulo-legamentose che attraverso una interazione sinergica, svolgono funzioni di movimento e stabilità a carico di questa articolazione estremamente mobile.
Tali strutture possono essere colpite da patologie acute o croniche di diversa entità. Le principali riguardano l’instabilità e il deficit della cuffia dei rotatori, anche se spesso è difficile e inappropriato identificare e trattare tale problematiche come singole patologie, in quanto causano frequentemente quadri di conflitto e rigidità con conseguenti movimenti compensatori scapolari.
Negli ultimi anni, grazie anche alla crescita delle tecniche chirurgiche artroscopiche, il trattamento conservativo e post-chirurgico di questa articolazione hanno ricevuto notevoli incentivi sia sulla precocità del trattamento che sulla specificità dell’intervento riabilitativo.

OBIETTIVI
L’obiettivo principale dell’intervento riabilitativo è migliorare la funzionalità dell’articolazione precocemente, riuscire ad equilibrare il sistema di forze stabilizzatrici e di movimento, evitare l’instaurarsi di quadri di rigidità e movimenti compensatori.

MODALITA' DI TRATTAMENTO
L’intervento riabilitativo sulla spalla negli ultimi anni si è notevolmente specializzato ed il trattamento di ogni patologia richiede strategie e specifiche diverse per evitare tecniche di lavoro generiche e inappropriate. Ovviamente lo svolgimento della terapia deve tener conto di diversi fattori quali capacità e condizioni iniziali del paziente, natura ed entità del trauma o della lesione, tempi fisiologici e biologici di recupero dei tessuti sia in pazienti che hanno eseguito un trattamento conservativo che chirurgico.

Le principali patologie della spalla si dividono in
•    Patologie della cuffia (trattamento conservativo, trattamento chirurgico, tendinopatia calcifica)
•    Patologie degenerative (artrosi, osteoporosi, protesi spalla anatomiche o inverse)
•    Instabilità (instabilità strutturale, instabilità funzionale, lussazione traumatica, instabilità multidirezionale, instabilità acquisita)
•    Patologie traumatiche (fratture prossimali di omero, lussazioni o fratture di clavicola, lussazioni)
•    Discinesie scapolo toraciche
•    Rigidità di spalla (capsulite, conflitti outlet e non outlet)
Come già specificato, spesso queste patologie si sovrappongono e quindi il trattamento richiede un'attenta valutazione iniziale e un conseguente trattamento integrato, costituito da tecniche di terapia manuale, stretching, rinforzo muscolare isometrico, concentrico ed eccentrico, rieducazione e correzione di  compensi e discinesie scapolo/omerali, esercizi propriocettivi e pliometrici, educazione del paziente e training di esercizi per programma autogestito domiciliare.

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